Buongiorno a tutti amici e amiche.
Scrivo questo articolo in onore del fatto che sono stata chiamata come esperta ad una trasmissione, in cui mi hanno chiesto di intervenire come “esperta”.
Premesso che non è una domanda così “chiusa”, che le variabili sono molte per poter scegliere l’intervento migliore da fare, pertanto resterò, così come ho fatto in trasmissione, il più generale possibile, considerando quindi un amore adolescenziale, che riteniamo non piacerci o che comunque pensiamo non essere quello più adatto a nostra figlia.
Cosa fare quindi se i nostri figli cominciano a frequentare qualcuno che ci sembra poco giusto per loro?
Non è pensabile dover controllare il proprio figlio in ogni spostamento e in ogni nuova amicizia o amore. La premessa importante è che il lavoro di un genitore comincia molto prima dell’ adolescenza: un ragazzo a quell’età deve conoscere già i suoi limiti, deve avere dei valori da rispettare, sapere quali sono gli eccessi da non commettere. È importante far sapere ai figli che ci si interessa alla loro vita. Abbiamo già parlato in un altro articolo che l’amore da adolescenti, ma non solo, è qualcosa di splendido, che ci rapisce, che impegna la testa senza farci pensare ad altro… è un chiodo fisso, e delle volte ci fa fare qualche stupidata! Quando un adolescente scopre di avere dei sentimenti diversi da quelli sperimentati fino a quel momento, ne diventa “schiavo”, perché quei sentimento lo fanno sentire accolto e desiderato in un modo speciale. Piuttosto in automatico, esiste solo quel amore e papà e mamma vengono accusati di non capire, di essere possessivi, di far valere le loro regole, di non capire niente. A questo punto impostare la guerra è inutile, ci allontana solo da loro, meglio evitare il braccio di ferro in cui nessuno vince, e sappiate che nemmeno travestirsi da 007 per attivare un controllo esasperato non impedirà certe eventualità, (tra cui rapporti sessuali), e finisce per spingere il figliolo adolescente a raccontarci un quintale di bugie.
Vi chiederete: e quindi?
È necessario mantenere aperta la comunicazione con l’essere adolescente e anche provare a comprendere la situazione e quello che sta vivendo la vostra figliola (ma anche figliolo). Aiuta per esempio stabilire degli accordi e alcune regole sui tempi e i modi in cui vivere e impostare la relazione. Non è detto che saranno sempre rispettati, ma il negoziato finisce per essere vincente anche con loro. (La relazione è l’unico strumento vincente in ogni tipo di relazione ci si trovi ad essere – l’ho già detto mille volte vero?).
Noi poveri genitori quello che possiamo (e dobbiamo) sempre fare è far si che il nostro canale comunicativo con loro (direttamente ma anche indirettamente) resti aperto, è importante accogliere il loro bisogno e le lero motivazioni, ragionare con loro su cosa fare e mettere delle regole per tutelare i confini. Infine in alcuni casi anche farsi amico il nemico!
Cioooooèèèèèè?????
Cioè conoscere la persona che ci ha “rintriciullito” la nostra creatura, e farla sentire parte della scelta da prendere, delle regole da attuare, della comprensione e anche della contrattazione, forse da una mano a tutti a sentirsi accolti, e ci rende tutti più disponibili all’altro.
Infine non fate tutto da soli! Parlatene con esperti, insegnanti, allenatori, amici o parenti, parlatene con quelle persone che conoscono le vostre creature e che possono arrivare laddove l’amore di mamma e papà a volte non può arrivare!
Detto questo, il 6 dicembre, sarò in onda, su rete 4 – a 3°Indizio, in prima serata.
Ciao a tutti. Tiziana